mercoledì 13 maggio 2009

LE TEMPS PERDU...


Vittorio Vecchi, nelle sue opere contiene, conserva ed evoca gli spiriti propiziatori di una memoria storica che si stà perdendo.

"...Il segno rappresenta il momento magico dell'intervento sulla materia, la scoperta di nuove dimensioni nascoste ma avvertibili.
Esaltante è la profanazione, l'aggressione che lacera una superficie vuota facendola rivivere come fonte di una nuova idea.
Sento il bisogno di far uscire la materia dal ghetto della banalità del quotidiano e di inserirla in realtà sempre diverse e mutevoli; non è l'espressione formale che esalta la mia creatività, ma il rapporto tra pensato e fatto, senza orpelli.
L'origine della mia espressione artistica discende dal lento, severo, duro processo trasformativo, dove l'impegno agisce su uno spazio obbligato, bloccato nella necessità della sintesi. Con ogni ricerca sono intransigente, lavoro in profondità, sfaldo piani e volumi, mi oriento nell'abisso della fantasia, ritrovando nel gesto il graffito dell'umanità..."

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