giovedì 4 giugno 2009

Le dame, i cavalier, l'arme, gli amori...




Valter Massia è un artista unico nel suo genere. Infatti il naif è il mezzo scelto per rappresentare un mondo che non esiste più e che non è emmeno così "localizzato" nella storia...Si tratta di tempi antichi, di atmosfere epiche, che hanno il sapore del Medioevo, ma anche del racconto mitico. "L'amor cortese" e i trovatori, Cavalcanti, Tasso e Ariosto, ma anche i polittici e le tavole di Simone Martini e della Scuola Senese..ecco l'universo evocato dalle opere di Massia. I suoi, è il caso di dirlo, sono veri e propri "vetri d'arte". Forse non è infatti percepibile così a occhio nudo, ma è fondamentale per capire a fondo la sua arte, sapere e conoscere qual è la tecnica utilizzata dal pittore in questione. Infatti parliamo di naif su vetro, secondo l'autentica e antica tradizione del naif slavo-croato. Il vetro viene dipinto con il colore a olio; la bravura deve essere tanta perchè non sono ammessi errori. Pena: ricominciare da capo. Ma la particolarità e il virtuosismo della tecnica trovano il culmine massimo nelle "tappe" di realizzazione del dipinto. Si parte cioè da ciò che ci appare in primo piano nell'opera (e quindi per intenderci, dalla firma) e poi si porcede a ritroso, fino allo sfondo.
In poche parole si dipinge "al contrario". Quando l'opera è terminata si volta ed ecco la magia. Ci appare tutta come era nella testa dell'artista e come si presenta sul disegno preparatorio.
Il colore nei lavori di Massia è luminoso, splendente e spesso viene utilizzato l'oro, quasi un tributo alle tavole indorate e decorate a punzone dagli artisti due e trecenteschi e ai polittici lignei. Una punta di gotico e anche di fiammingo quando ci tiene a rappresentare con precisione lenticolare le architetture di palazzi e castelli, con i mattoni raffigurati uno a uno; e la lucentezza delle armature e delle spade sono colte citazione di celeberrimi autori della nostra tradizione pittorica.

Nessun commento: