lunedì 14 dicembre 2009

WHITE CHRISTMAS











Bianco...candore, luce, splendore...Delicatezza, magia...Tutto questo mi pareva di avere di fronte quando ho ammirato con soddisfazione l'allestimento della mostra che conclude il 2009. L'anno non poteva terminare che così, con tutti -o quasi- gli artisti di "evvivanoè" che si ritrovano insieme alla fine di questo cammino durato 12 mesi. Dialogano armoniosamente i toni chiari e si fondono quasi tra loro, si richiamano e si rincorrono sui candidi muri della galleria. Le tele pulite di Coco Cano con il cuore rosso vivo che saluta le "trois roses rouge en decembre" di Christan Choisy; la calla bianca di Silvia Bertola, scintillante e quasi golosa ha un nettare aranciato e risplende della luce che filtra attraverso le meravigliose carte della scultura-lampada di Mauro Fissore: un albero che sogna di avere le foglie anche in inverno e le sogna bianche come la neve. La magia delle notti stellate e terse di dicembre e dell'atmosfera di tempi passati si respira nei paesaggi familiari di Valter Massia, in cui viandanti e cavalieri rischiarano l'oscurità con lampade e lumini e i tetti dei villaggi medievali sono bianchi e gelati. Valeria Tomasi ci racconta splendide favole: gattine bianche tra alberi di boschi incantati e simpatici animaletti si arrampicano fino sui muri, quasi fossero leggeri leggeri e non d'argilla. Bacche rosse scintillano tra i ghiacci e le colline imbiancate nei sogni di Vittorio Vecchi e freddissime acque limpide e impetuose scorrono nei paesaggi di Piero Rasero. Bianco e rosso ritornano negli olii grumosi e pastosi di Giorgio Flis che li interpone per dare vita a paesaggi e composizioni. I pini di Gianfranco Galizio si vedono appena attraverso una fitta nebbia o una bufera di neve sottile e leggera che ricopre baite e colline in un nulla e Joy Moore invece coglie i cieli cristallini, dopo le tempeste, quando il rosa, l'azzurro intenso o i dolci riflessi dell'arancio illuminano le vedute della amata Langa.
Georges Ferrato chiude il cerchio con i suoi segni essenziali su sfondi ruvidi e neutri: armonia e purezza.
Purezza penso sia la parola più adatta per riassumere tutta questa esposizione. Una purezza di toni e di forme.White Christmas sarà visitabile fino alla Vigilia di Natale. Magari dopo il te pomeridiano o, dalla prossima settimana, dopo la colazione, per un risveglio in tutta dolcezza. Infatti, da lunedì 21 la galleria resterà aperta anche la mattina.

giovedì 19 novembre 2009

"RASERO"





Che dire...
Ci siamo: è arrivato stamattina. Era lì praticamente già concluso e quasi "assemblato"..Ma un conto è immaginarlo o vederlo quasi finito, un conto è trovarselo in mano, un vero libro, con la sua copertina, il suo spessore e tutto il resto. Insomma, la monografia "Rasero" a cura di Sara Merlino è pronta e aspetta solo di fare il suo ingresso in società sabato 21 novembre alle 17...Qui da "evvivanoè".
Dire che sono contenta sarebbe vero, ovviamente, ma non descriverebbe che in minima parte la sensazione che provo oggi, quindi non starei a spendere parole inutili e lascerei spazio al libro.


NOTA DELL'AUTRICE
Ho conosciuto Piero Rasero prima di tutto come “padre”. Il papà di Francesco, attualmente mio marito, che all'epoca -10 anni or sono - cominciavo appena a frequentare.
Ma siccome la mia passione per l'arte risale al periodo in cui a stento sapevo tenere in mano i pastelli, fui subito incuriosita quando seppi che Piero era un pittore.
Francesco mi permise di visitare la mansarda in cui il suo papà dipingeva. Da quel momento in poi partecipai con molto interesse alla vita artistica di Piero. All'inizio molto timidamente, poi sempre più entusiasta.
Intanto mi ero iscritta alla facoltà di Storia dell'Arte dell'Università di Torino e il mio amore per l'arte antica si coniugava con quello per l'arte contemporanea e prendeva sempre più concretezza in me l'idea che avrei voluto tutto questo nella mia vita, sempre.
Fu così che qualche anno fa, con Francesco, abbiamo aperto il nostro piccolo spazio d'arte contemporanea a Cherasco e l'abbiamo chiamato “Evvivanoè”. Naturalmente Piero, oltre ad essere stato colui che ci ha spronato, incoraggiato e sostenuto in questo progetto, tanto impegnativo quanto meraviglioso, ha esposto le sue opere nella prima personale della galleria.
Cherasco è diventata anche fonte di ispirazione di alcune recenti opere, così come le colline che la città annuncia fiera.
Spero, con queste righe, di poter suggerire con garbo quanto ci sia di speciale nell'artista e nell'uomo Piero Rasero.