lunedì 26 aprile 2010

FAVOLOSE FOLLIE FINO AL 9 MAGGIO...










Tutta questa meraviglia resta con noi da Evvivanoé fino al 9 maggio...
Quindi una settimana in più del previsto. E tra l'altro domenica 9 maggio è anche il giorno del mercatino cheraschese più carino e colorato (a mio parere): quello del VINTAGE!
La porta ormai spalancata della galleria (finalmente le temperature lo permettono) vi accoglierà e non solo per osservare l'expo, ma anche per sperimentarne la consistenza...
E se non credete a ciò che vedete nelle foto, non resta che venire a trovarci.

lunedì 19 aprile 2010

ADDIO A UN AMICO


Il nostro incontro è stato casuale, come tante sono le cose che succedono in una vita. Appena un pugno di mesi sono passati da allora; chiacchierate, discussioni, suggestioni. Incontri tra pochi amici uniti da qualcosa; forse dall' amore per la bellezza, la bellezza dell'anima dell'uomo, per la profondità e per l'abisso, per l'armonia e lo stridore del contrasto. Per tutta quella straripante quantità di sensazioni che ci travolgono in pieno e nella vita e nell'arte.


In fondo sono stati pochi momenti. Eppure tanto ti aspettavamo anche se poi non ti abbiamo visto arrivare.


Un sasso è stato gettato in uno stagno ed è andato a fondo. Ha toccato il fondo e non è riemerso.

La pioggia è caduta, si è rialzato il sole nel cielo. Forse la primavera è finalmente arrivata.

Nulla però si muove, tutto è rimasto così. Fermo, immobile, irreversibile. E mi rendo conto di come è straziante e crudele la bellezza quando si ha un sasso in fondo, dentro.


Ma le parole e i pensieri restano e non se vanno. E mi chiedo cosa sia più forte, la pietra, il sasso...O la parola scritta, il pensiero espresso con la voce che cade lieve nelle coscienze e lì rimane.

Tra le mura bianche resterà qualcosa sempre e nessuno potrà fare altrimenti. Lì verrà custodito quel poco di Te che ho conosciuto. In un luogo che forse per un pò, anche poco poco hai amato. Un luogo dove sei tornato e in cui tante cose hai lasciato.

Quando tutto diventa stretto, tanto stretto da soffocare ogni flebile anelito di vita, lì mi rifugerò. E mi ricorderò di te. Di quel tuo infinito soltanto intuito e immaginato.

martedì 13 aprile 2010

THE DAY DREAMER















































Domenica pomeriggio, anzi, sul far della sera, a un certo punto mi trovai seduta su un bignè. Da lì guardavo il mondo fuori, dall'altra parte del vetro. Non ci potevo credere nemmeno io, ma mi trovavo in un mondo da favola, nel mondo in cui avrei sempre voluto vivere...


Nonostante la comprensibile lieve stanchezza per i due giorni appena trascorsi, ho fatto fatica a chiudere tutto lì e andarmene. Ma facciamo un piccolo passo indietro...

Sabato pomeriggio abbiamo inaugurato la mostra di Diego Maria Gugliermetto. Stavolta abbiamo introdotto un ulteriore elemento di suspance (idea dell'artista) oscurando la vetrina con un drappo nero e nascondendo fino all'ultimo minuto l'allestimento.

Quando sono entrate le prime persone mi è bastato osservare i loro occhi e i loro sorrisi improvvisi e increduli, stupiti e genuini, per capire che andava tutto bene!
Ma come si poteva immaginare il contrario? Oltretutto c'era il "Parmacomodo" a dare il benvenuto e ad accogliere i visitatori! E diciamo che non sono mancate le dimostrazioni e i volontari per testarne la seduta!
E' bello osservare le persone quando si abbandonano alla bellezza, alla dolcezza e all'entusiasmo. Quando dimenticano l'espressione e l'atteggiamento "dovuto", "consono", "adatto", in favore della spontaneità e dell'immediatezza. E quindi non riescono davvero a non verificare la straordinaria morbidezza del tavolo in pietra e del fiore sbocciato da una crepa nel suo interno (o se preferiamo, un fiore può anche spezzare il marmo con i suoi petali, siamo o non siamo in un mondo di favolosa follia???). E quindi, una volta convinti che nulla è più confortevole di una poltrona di roccia, non è possibile resistere: bisogna gettarsi sui baci di dama e sulle praline, molleggiare e roteare! La parola d'ordine era proprio "lasciarsi andare"o "sognare".
E che sollievo pensare che in fondo siamo tutti diposti a sognare, anzi, siamo tutti ansiosi di poterlo fare a occhi aperti! Se qualcuno ci da lo spunto per farlo...
Per ora lascio qualche suggestione...ma non è nulla rispetto alla "realtà".










martedì 6 aprile 2010

UNA STORIA VERA DI FAVOLOSA FOLLIA





Le avevo evocate tempo fa su questo blog; le avevo sognate, desiderate, fortemente volute...E ora con non poca emozione e un briciolo di orgoglio mi trovo qui ad annunciarle...LE BIGNOLE!!!
Beh, certo, parlare solo delle "paste" colorate e invitanti della locandina forse è un po' riduttivo: la mostra sarà molto di più! Ma un pochino di mistero non guasta, no?
In effetti questi choux e queste praline, sospesi in un "non ben definito" spazio, senza punti di riferimento, né sottotitoli ne creano di suspance. E per averne la conferma è bastato sbirciare gli sguardi delle persone che hanno avuto l'invito o che hanno visto la locandina la prima volta. Alla prima occhiata, vera e propria messa a fuoco dell'oggetto in questione; in un secondo tempo -e parliamo di pochissimi secondi- un sorriso aperto seguito dalle domande più diverse. Insomma, curiosità e divertimento!
La bella notizia è che, appunto, l'esposizione riserva altre sorprese. E non sto parlando solo della dimensione reale delle bignole in questione........
Sabato 10 aprile alle 17 cominciamo le mostre del 2010 di evvivanoè e lo facciamo con la bellezza, l'ironia, e il design. Che non ha solo uno scopo, non vede solo il fine pratico dell'oggetto, la sua versatilità e la sua funzionalità: diciamo che si spinge un po' oltre. E' un design...che sorride, provoca e affascina.
E per scoprire il resto, non resta che venire a vedere di persona.