martedì 29 aprile 2014

ECCO GLI ARTISTI PER LA SERR: VERSO IL TECE14 DI ROMA!


Tra le tantissime candidature pervenuteci negli scorsi mesi, Evvivanoé insieme al Comitato organizzatore del convegno “Towards a European Circolar Economy” ha selezionato alcuni artisti molto, molto interessanti: la caratteristica che li accomuna e che ricercavamo come criterio fondamentale era che le opere fossero fatte con i rifiuti. Materiali che per la maggior parte delle persone comuni costituiscono solo uno scarto di cui disfarsi in fretta; per questi creativi invece sono preziosi come l'oro, anzi come un'opera d'arte.

Ebbene, ognuna delle opere d'arte donate da questi artisti andrà a costituire un premio per ciascuna categoria.
Ringrazio ancora di cuore gli artisti: ora non resta che attendere il convegno che si svolgerà nei giorni 21-22-23 maggio a Roma. Per il programma completo vi invito ancora una volta a visitare il sito www.envi.info.

Ma ora, ecco chi sono gli artisti (le opere riportate qui di seguito vogliono illustrarne il lavoro ma ovviamente l'opera/premio per il TECE 14 sarà una creazione inedito e realizzata appositamente per l'occasione):




Alberto BRUSA, disegnatore pubblicitario e grafico freelance.
Il processo creativo attraverso il quale prendono vita i suoi lavori è da lui stesso chiamato “Sillabart Series”, fusioni tra testo e immagini, doppi sensi, luoghi comuni e modi di dire, resi materici. Utilizza per le sue creazioni legno, collage, plastica, gomma, metallo, stoffa e vetro.
Qualsiasi materiale è valido e nobile: l’idea stessa che genera l’opera su cui lavora gli suggerisce, di volta in volta, quello più idoneo.
Dal 2009 ad oggi ha esposto in numerose collettive presso la “Società Promotrice delle Belle Arti di Torino” e personali presso l’Associazione Culturale Artistica “Arte Studio Gallery” di Torino; ha vinto premi nazionali per l'ideazione di loghi.



"Conifere", pigne, cialde per coni, legno, smalti




Alessandra SPAGNOLO, laureata in Scienze dei Beni Culturali e diplomata come infermiera professionale presso l’E.O Ospedali Galliera sviluppa parallelamente una grande passione per la creatività e per il disegno e per la progettazione di gioielli e la gestione di laboratori artistici per disabili.
Fondatrice nel 2006 del Centro Arti Minori, uno spazio di “creatività positiva” in cui ogni persona può essere aiutata a sviluppare la propria “vena creativa”, ne è presidente e vi tiene corsi artistici.
Al suo attivo collettive e personali nel settore dell’arte del gioiello in Italia e all’estero.


"Petroleum", tavole in legno, stoffe





Annalaura CUSCITO, giovane artista laureata all’Accademia delle Belle Arti di Bari. Insegna nelle scuole secondarie portando avanti interessanti e originali progetti artistici e di artigianato artistico.
Nei suoi lavori utilizza un linguaggio assolutamente contemporaneo, creando personaggi e opere d’arte con avanzi di jeans, bottoni, ritagli di stoffa cuciti con paziente sapienza. Da vita a teneri pupazzi con sembianze umane chiamati “PEZZE PAZZE”.
Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.


"Non vedo, non sento, non parlo", patchwork di denim, filo, bottoni e cornice in legno





Annarita SERRA nasce in Sardegna ma ancora bambina si trasferisce a Milano, dove frequenterà il liceo artistico. Negli anni ‘80 però intraprende una carriera di manager per una grande azienda che la porta in tutto il mondo.
Nel 1990 cambia strada e torna al suo primo amore: l’arte.
Dopo aver approfondito un linguaggio pittorico più tradizionale, ritrova le sue radici in una ricerca volta a dare una nuova identità a materiali di recupero, con particolare attenzione alla plastica raccolta sulle spiagge della sua Sardegna. Annarita punta sull’utilizzo di oggetti frammentati e tracce di spazzatura, raggiungendo un impegno estetico intenso ed una energica, e insieme dolce, comunicabilità. Ha esposto in Italia e all’estero.


"Disease", materiale plastico





Daniela EVANGELISTI dopo la laurea in Pedagogia si dedica all’insegnamento, ma da sempre nutre un grande interesse per i tessuti, per la canapa grezza tessuta a mano, i merletti e i pizzi antichi.
Li colleziona per molto tempo, poi, qualche anno fa inizia a creare le sue “Re-toiles ou les toiles recyclèes”. L’artista intende restituire un’identità e un valore a manufatti vissuti e confezionati da mani femminili in epoche passate.
Le sue opere racchiudono, nello spazio della tela di canapa, la sua personale concezione di spazio in un equilibrio di pieni e di vuoti.


"Parole da tenere in gabbia", rete metallica da pollaio, filo di lino, canapa grezza





Gianni DEPAOLI è un Artista attivo nel contesto dell’ ecosostenibilità e della biodiversità, lancia un messaggio forte utilizzando il variegato e multiforme mondo dell’arte per fare riflettere sul degrado ambientale.
Opera mediante l’uso di materiali destinati a decomporsi, cristallizzandoli nel tempo e restituendo loro fascino in maniera forte e lirica.
Ha esposto in personali e collettive con opere e installazioni, in prestigiosi musei e in occasione di importanti manifestazioni ambientali a livello nazionale e internazionale e a fianco di grandi movimenti come Greenpeace, WWF e SlowFood.


"Senza titolo", parti organiche di pesce, ferro, metacrilato





Marco CUCCI è un artista autodidatta, da sempre si cimenta con la creazione di opere attraverso materiali di scarto che lui pensa possano esprimere significati profondi e sorprendenti.
Il suo primo amore è stato il legno, ma oggi crea con materiali vari, come vetro, plastica, carta, argilla, ferro.
Ha partecipato al progetto SCART realizzato da Waste Recycling s.p.a. esponendo a “Ecomondo” nel 2013, e sta partecipando attualmente al progetto “MARTE AWARDS” promosso dall’associazione “MARTE LIVE”.


"Guitar", vecchia chitarra, stoffe




Roberta BARBIERI è un' artista poliedrica, diplomatasi all’Accademia delle Belle Arti di Brera, si interessa ad ogni tipo di espressione artistica. Si dedica all’aspetto emozionale dell’arte organizzando laboratori di “creatività” per bambini e adulti approfondendo il campo dell’arte terapia.
Nel 2007 ha inaugurato un suo studio-galleria OBYARTStudio Multifunzionale, dove lavora
portando avanti la sua ricerca pittorica con particolare attenzione alla dimensione eco-compatibile dell’arte odierna.


"Quando cantano le cicale", tecnica mista su legno vecchio di recupero




Sergio MORANDO è un'artista autodidatta da sempre dipinge. Dapprima crea opere figurative, poi astratte prediligendo la tempera e l’acquarello. Negli ultimi anni il suo interesse si sposta sugli scarti di lavorazione industriale e materiali poveri. Comincia a creare sculture in ferro e acciaio di riciclo, plastica anche di grandi dimensioni e dalla fattura complessa.
Partecipa con queste sue ultime opere a mostre collettive e personali sul territorio.


"Arcangelo", ferro, acciaio di riciclo e scarti lavorazione industriale




Il Gruppo VIDARI si occupa di recupero di rifiuti per dare vita e creare oggetti d’arte.
Collaborando con aziende che operano nel campo dello smaltimento dei rifiuti e mettendo insieme restyling e design, eseguono una ricerca accurata di oggetti gettatia cui può essere data nuova vita. Creano così dal piccolo oggetto di uso comune all’opera d’arte. “Creano oggetti di uso quotidiano con rifiuti di uso quotidiano”.
Collaborano con istituiti scolastici, Associazioni e Cooperative.
Partecipano a eventi, fiere e mostre di settore.


"Bracciagambe" pneumatici, parti di manichini





Massimo SIRELLI nasce a Catanzaro nel 1981. Il suo primo approccio alle arti visive è influenzato in adolescenza dal mondo dei graffiti e della street art.
La costanza e la passione lo aiutano a conquistarsi in quest'ambito una propria "anonima" notorietà, confermata da numerose pubblicazioni e interviste a livello internazionale.
Dal 2006 è Art Director - Fondatore dello studio creativo Dimomedia, laboratorio creativo di ricerca e sperimentazione incentrato su grafica, comunicazione e multimedia design.
AdottaunRobot.com è la prima Casa Adozioni di Robot da compagnia al mondo.
Qui trovano casa Robottini Orfani del progresso industriale, del consumismo, del merchandising, dei retro computer e della tecnologia in disuso.



"Pippo Bau" materiali vari di recupero





Antonio JANNACCI dopo gli studi classici si laurea in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Nonostante la formazione da giurista e l’esercizio della professione di avvocato, si dedica ad attività che esulano dalle sue competenze di diritto civile, penale e amministrativo. La scultura e la pittura sono infatti le sue due grandi passioni.
Adora lavorare con la plastica, nelle specifico con le bottiglie in PET, che considera e definisce il più nobile dei materiali sintetici.



"Figure dinamniche" scultura in PET





Paola MIRAI è una designer di gioielli contemporanei, artigiana e artista che lavora a Milano.
Come un’alchimista contemporanea ispirata dal futuro Paola Mirai ha creato e domato una nuova materia leggerissima frutto di 5 anni di sperimentazione e ricerca, OROTRASPARENTE; una materia ribelle, leggera come l'aria e trasparente come l'acqua, che fa sentire chi la indossa protagonista di una nuova era.
Dopo 20 anni come Art Director nelle comunicazioni di massa, ha deciso di incominciare questo lungo percorso di ricerca verso un nuovo ideale di bellezza contemporanea tra mitologia, simbologie arcaiche ma soprattutto la speciale armonia che avviene quando l’Oriente incontra l’Occidente.

Con le sue crazioni ha esposto in numerose gallerie ed EXPO in tutto il Mondo. Recentemente ha partecipato al Fuorisalone 2014 di Milano con un'esposizione al Bookshop Triennale Milano.



"Recycled Discarde" 





Sabrina ROMANO' Architetto, dopo la laurea continua a dedicarsi alla pittura e ne fa divenire parte della sua professione. Dapprima si dedica alle tecniche dell’incisione, dell’affresco e dell’acquarello, poi decide di stravolgere il suo modo di creare sviluppando il concetto “Il riciclo si fa arte”.
Il sapiente utilizzo di materiali di scarto conferisce alle sue creazioni un’interpretazione molto personale.
Espone in mostre collettive e personali in tutta Italia.



"Albert Einstein", stoffe, fili, bottoni



martedì 22 aprile 2014

PREMIAZIONI "A REGOLA D'ARTE" PER LA SERR






Come sapete già da tempo, Evvivanoé è art-partner dal Comitato promotore italiano della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), composto da Ministero dell’ Ambiente, Federambiente, Rifiuti 21 Network, Provincia di Torino, Provincia di Roma, Legambiente e AICA (Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale).
Avevamo il compito di individuare artisti che realizzassero le opere/premio per il vincitore di ciascuna delle 6 categorie previste sia per l’Italia che per l’Europa.

Alle selezioni hanno preso parte centinaia di artisti, creativi e designer da tutta Italia e non solo, tra nomi noti e giovani talenti emergenti. Dopo moltissimo lavoro, tante candidature ricevute, ce l'abbiamo fatta. E' stato molto difficile, come lo è sempre, scegliere tra le tante proposte interessanti pervenute.

Ringrazio davvero ancora tutti i partecipanti per la disponibilità e la sensibilità che hanno mostrato. Insieme a una Giuria composta da autorevoli esponenti del Comitato promotore nazionale della SERR siamo però arrivati a definire i più idonei sulla base di parametri estetici, tecnici e di significato ambientale.

In attesa quindi della premiazione “a regola d’arte” che consacrerà, il 21 e 22 maggio a Roma le migliori azioni italiane ed europee che hanno preso parte all’edizione 2013 della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), sono lieta di fare i nomi dei selezionati. Questi gli artisti che doneranno gratuitamente le opere-premio: Roberta Barbieri (Milano), Alberto Brusa (Torino), Marco Cucci (Manfredonia, FG), Annalaura Cuscito (Bari), Gianni Depaoli (Candia Canavese, TO), Daniela Evangelisti (Verres, AO), Gruppo Vidari (Pisa), Antonio Jannacci (Rigano Garganico, FG), Paola Mirai (Milano), Sergio Morando (Mondovì, CN), Sabrina Romanò (Saronno, VA), Annarita Serra (Milano), Massimo Sirelli (Torino) e Alessandra Spagnolo (Genova).

Le premiazioni si svolgeranno nell’ambito del convegno internazionale “Towards a European Circular Economy e vedranno la presenza di personalità italiane ed europee del mondo istituzionale, politico e ambientale. Le migliori azioni italiane saranno premiate mercoledì 21 maggio alle 17,30 a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma; i vincitori europei riceveranno invece i propri riconoscimenti giovedì 22 alle 18 nella sala convegni di Eataly Roma. Per ulteriori informazioni visitare envi.info/tece14.


Premiazioni SERR edizione 2012


Ogni vincitore nazionale e continentale per le diverse categorie previste (Pubbliche amministrazioni ed Enti locali; Associazioni e Ong; imprese e industrie; istituti scolastici; cittadini; altro e menzioni speciali) riceverà come premio un’opera d’arte originale, realizzata esclusivamente con materiali di riuso e/o riciclati.



Premiazioni SERR edizione 2012


Premiazioni SERR edizione 2012







martedì 8 aprile 2014

DUE ARTISTE ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO





Sabato 5 aprile, alle 18, abbiamo inaugurato "L'Intimità della Memoria - due artiste alla ricerca del tempo perduto". Loro sono Paula Dias e Irene Rubiano in arte "BeaFeli".
Questa mostra è per così dire ricca di vissuto e - dietro ogni opera esposta - c'è una storia da raccontare, una vita intera appunto.

Le due artiste sono all'apparenza molto diverse tra loro e si esprimono anche attraverso due tecniche differenti: la pittura a olio e la fotografia. Invece sono più vicine di quanto possa sembrare. Entrambe puntano l'attenzione della propria ricerca artistica verso lo stato d'animo umano e la sua capacità di abitare i luoghi. Di come, i luoghi stessi, siano pervasi della presenza dello spirito di chi li ha vissuti. 

Nel lavoro di Paula Dias, artista portoghese che da qualche anno vive a Torino, è spesso protagonista la figura femminile, quasi fluttuante nei mondi in cui viene ritratta, legata a oggetti significativi e domestici dalla grande potenza evocativa come una coperta di lana patchwork, un gatto, gli azulejos portoghesi: oggetti-memoria di cose perse o lontane.
E poi il mare blu, profondo come l'abisso e scenario di tante storie, di vite e di ricordi. Proprio come il mare portoghese e salato di Fernando Pessoa poeta a cui l'artista si è ispirata per una serie di opere.
Il colore vivace e penetrante si impadronisce della scena come a marcare ciò che Paula Dias vuole comunicarci. Un universo fiabesco e onirico ma ricco di simboli legati a luoghi precisi e vissuti.

O mar salato, quanto del tuo sale
Lacrime sono della nostra gente!
Solcammo le tue onde. Quante madri,
Da allora , in pianti si sciolsero e quanti
Figli invano pregarono il Cielo!
Quante donne non ebbero marito
Perché tu fossi nostro, o mar ignoto!
Valse la pena? Se l’anima è grande
Tutto quel che si fa vale la pena.
Chi vuole Bojador (*) oltrepassare
Oltre la sofferenza deve andare.
Dio ha dato al mar l’abisso e la minaccia
Ma è lì, nel mar, che ha rispecchiato il cielo.


















Le fotografie di Irene Rubiano fanno parte di un progetto di ricerca nei luoghi dimenticati: "Time capsules” il titolo. Posti vissuti e poi abbandonati che continuano a esistere nella statica e malinconica presenza degli oggetti che stanno lì a parlare di chi è passato.
Realizzate all'interno di un antico albergo ormai divenuto museo di se stesso, l' “Albergo Oriente” di Caraglio, paese sperduto nella campagna piemontese, queste immagini trasmettono la patina del tempo e l'immobilità del ricordo, come qualcosa messo sotto vetro o nella naftalina ma che pure pulsa di vita. Le sue sono vere e proprie capsule, contenitori di vetro a cui l'artista affida il prezioso contenuto e il compito della testimonianza. Ogni barattolo contiene un istante, una memoria, una traccia.
Da un estratto del dossier che Irene ha confezionato alla fine del suo lavoro fotografico a Caraglio.

"A Caraglio, in provincia di Cuneo, esiste un posto sospeso nel tempo, un luogo dove il tempo
 si è proprio fermato ad aspettare: è l'ex Albergo Oriente, condotto dal 1929 al 1999 dalla
famiglia Abele. Una vecchia locanda di provincia con camere semplici, vecchi letti, pareti
ancora dipinte.
Tutto è rimasto ancora intatto, grazie alla signora Dina Abele, erede di questa locanda, che nel
1999 ha chiuso quest’attività, diventandone gelosa custode e conservandone tutto il suo
aspetto originario.
Dina è l’ultima testimone di una memoria materiale e immateriale, orgogliosa di raccontare i
fasti di questo luogo di transizione, nel quale si sono sedimentate le memorie di chi l’ha vissuto
per breve tempo, un’umanità variegata, spesso umile.
Questo albergo è una bolla di memoria sospesa nel tempo, purtroppo destinata a finire, con la
sua ultima proprietaria."






















Inoltre, per risvegliare i ricordi e la memoria attraverso i sensi abbiamo accolto in galleria due essenze ideate e pensate da Stefania Rossi. Queste profumazioni per ambienti sono in realtà qualcosa di ben più prezioso. Stefania si è lasciata ispirare dalla sua profonda sensibilità e dal suo amore per la città di Cherasco. La linea si chiama infatti ACQUA DI CHERASCO. Due di esse sono state abbinate alle nostre artiste: quella più floreale che profuma quasi di mare, gelsomini e agrumeti per Paula. Quella invece che sa di bucato fresco appena lavato e di lenzuola di lino a Irene.






L'Intimità della memoria - due artiste alla ricerca del tempo perduto"
Paula Dias Irene Rubiano
5 aprile - 4 maggio
orari mostra: martedì - sabato 16/19
orario continuato (9,30/19) domenica 13 aprile in occasione del Grande Mercato dell'Antiquariato 

evvivanoé associazione culturale 
via Vittorio Emanuele 56 Cherasco

martedì 1 aprile 2014

M.C.ESCHER AL FILATOIO CARAGLIO






Maurits Cornelis Escher è probabilmente uno degli artisti più riconoscibili. Chiunque trovandosi di fronte alle famose scale che si intrecciano sovvertendo la prospettiva o alle "mani che disegnano" lo riconoscerebbe.
Eppure questa mostra mi ha sorpreso, sia per la quantità considerevole di opere, sia per la capacità di comunicare l'Escher matematico, profondo conoscitore ed esploratore della geometria e di alcuni teoremi e formule a me ovviamente sconosciuti. Insomma, ho provato a leggere e a seguire i pannelli che svelavano cosa c'era dietro ai meravigliosi "pattern escheriani", ma con scarsissimo successo...Mi sono rassegnata alla mia inesorabile ignoranza matematica e mi sono goduta la mostra.
Ma non è possibile comunque ignorare come Escher giocò con le simmetrie, le traslazioni e tassellature applicandole alle figure geometriche e creando animali e fantasie meravigliose, in perenne mutazione (come nell'opera Metamorphose in cui dalla semplice scritta incrociata nascono scacchiere, animali, insetti e figure geometriche complesse). 






Il bestiario di Escher mi fa venire in mente quello medievale. Inquietante e quasi mostruoso, ma affascinante e onirico. C'è qualcosa di cinquecentesco in alcuni suoi lavori, ciò che si poteva trovare per esempio nella stanza delle meraviglie di un collezionista dell'epoca, un vero "gabinetto delle curiosità". Quel naturalismo enciclopedico dei "naturalia et mirabilia" che si trovavano in mezza Europa nel 600. Insomma, il concetto è che Escher è un profondo conoscitore anche della storia dell'arte, delle varie tecniche d' incisione, compresa la xilografia su legno  - che è poi la sua preferita - e ogni tanto svela un' eco giapponese nelle fattezze di certi suoi alberi delicati e geometrici.







Il rigore e il ritmo di una sua stampe è uno spartito di Bach: migliaia di note perfettamente scandite dal metronomo, non conoscono disordine, né casualità o improvvisazione ma solo armonia e matematica.

Nella prima parte della sua vita soggiornò molto in Italia e i viaggi nella nostra penisola lo ispirarono moltissimo: raffigurò tantissimi paesi arroccati con una precisione estrema del tratto, dall'atmosfera fiabesca e quasi surreale. La Spagna poi fu fondamentale: i mosaici arabi aprirono definitamente il mondo delle simmetrie e delle ripetizioni delle figure a Escher. Lui voleva costruire però delle tassellazioni e dei mosaici con delle figure animate, non con semplici motivi. Pesci, uccelli, cani, cavalli. Questo gli interessava.






Quindi, incredibilmente, quest'arte incredibilmente bella deriva dall'algoritmo. Da formule ben precise.
Ma quest'uomo doveva essere di animo davvero sensibile e doveva avere molto senso dell'umorismo. “I miei uccellini, pesciolini e ranocchi non si possono descrivere: vogliono solamente essere considerati, chiedono una modalità di pensiero che ho scoperto appartenere solo a poche persone. È un genere di filosofia spicciola che non ha nulla a che fare con la letteratura, un piacere nel disporre le forme e nel dare un significato a ciascuna parte del piano. Ha molto più a che fare con la musica che con la letteratura”.







E' stato bello leggere quest'altra citazione: “Mi piacerebbe molto esprimere la mia mania per la metamorfosi e per l’associazione in un film animato; sono convinto che in futuro il film animato diventerà un’espressione artistica di grande valore... Spesso sogno il film che vorrei fare; quale sorprendente metamorfosi si potrebbe allora osservare!”.

In mostra c'è proprio questo: il film animato della "Metamorphose", l'insieme di più fogli stampati che creano la continuità nella trasformazione: in effetti, rende davvero bene l'idea, Escher aveva ragione.