venerdì 19 dicembre 2014

ARTE (SUR)CIRCOLARE a Palazzo Lomellini: Sabrina ROMANO'

Osservando le sue opere  percepiamo un chiaro segno d’ispirazione  legato alla Pop Art, sia per l’utilizzo della tecnica del collage come pratica  altamente artistica volta a incorporare  sulle tele materiali di ogni genere, sia per i temi trattati,  nei  quali ad essere messi in evidenza sono le icone del mondo dello spettacolo e gli oggetti della vita  quotidiana.

Mattia Micello, critico d'arte

Woody Allen, collage e tecnica mista su tela

Sabrina Romanò è un'artista estremamente vivace, travolgente e dall'occhio lucidamente fotografico. 
La tecnica è quella del collage elevata a livelli di altissima precisione e attenzione all'espressività e alla fisionomia di ogni personaggio rappresentato. 
La Romanò attinge alla "pop art" certo, ma le sue immagini vanno oltre la semplice icona. Trascendono la staticità e rendono i suoi modelli espressivi e vivi.

I materiali che utilizza per creare queste immagini potenti e animate sono totalmente al servizio dell'arte. Bisogna infatti avvicinarsi e scrutare per bene la tela per capire la tessera singola: stoffa, plastica, carta, alluminio...ogni materiale di scarto svolge la sua funzione egregiamente grazie alla mano sapiente dell'artista.

Time Square, collage e tecnica mista su tela
La città di New York sembra vibrare e le automobili rincorrersi velocemente tra le insegne e le mille luci della metropoli.
Questo senso del movimento e della vitalità è presente anche nei ritratti che vivono di vita propria dentro lo spazio del telaio.


Luis Armstrong  e Marilyn Monroe, tecnica mista e collage su tela

Audrey Hepburn, collage e tecnica mista su tela

La mostra è visitabile ancora fino a domenica 21 dicembre!
Andate ad approfondire gli artisti che vi interessano sul catalogo online!

martedì 16 dicembre 2014

EVVIVANOE' E IL NATALE

Non so perché ma il periodo natalizio mi ricorda l'incanto del teatro. Forse il motivo sta nei ricordi di infanzia, quando mi portavano a vedere gli spettacoli che narravano e mettevano in scena le fiabe natalizie o i teatrini delle marionette. L'atmosfera di incanto, magica di quei pomeriggi, quando uscivi che era ormai buio e le mille lucine erano accese...quello era il Natale per me.

Tanta gente per strada, un brusio sommesso, il rumore dei passi della gente sotto i portici, le musichette da carillon dei negozi. Da piccoli tutto questo affascina. Poi tutto cambia. 

Ma nel ricreare l'allestimento natalizio di Evvivanoé mi sono ricordata senza quasi volerlo, quella sensazione là. E quando ho finito mi sembrava tutto un po' magico, un po' poetico, un po' da fiabesco.
Non so se è una mia personale impressione, ma tutto sembra emanare calore.

Gli artisti sono diversi, le opere molte, ma c'è armonia.
Se volete venire a trovarci ci sono loro ad aspettarvi. E questo è solo un assaggio, non ci stavano tutti in foto :)


Uccello dagli occhi blu - Mauro Fissore


Di terra - Mauro Fissore


Dedicato A - Mara Cozzolino


L'acrobata - Enrica Campi


Whisper from the woods - Mara Cozzolino


Come nasce una stampa mokuhanga - Mara Cozzolino


Collane mokuhanga - Mara Cozzolino

If on a summer night - Mara Cozzolino


If  on a winter night - Mara Cozzolino


Tosca dei gatti - Martha Nieuwenhuijs


Piastrelle in ceramica e raku - Ebe Tirassa


Albero collana - Enrica Campi


Pesci collana - Enrica Campi

Farfalle nello stomaco - Enrica Campi


La cuoca - Enrica Campi


Ipazia - Fleurs à Porter


Ipazia - Fleurs à porter


Ipazia - Fleurs à porter


Collane mokuhanga - Mara Cozzolino

Gatto Mirò - Mauro Fissore (lampada scultura)

Gatto Kandinsky - Mauro Fissore (lampada scultura)





Orario: martedì - sabato 16 -19
Lunedì 22 aperto con orario 16 - 19
Chiusura: da mercoledì 24 dicembre

Su appuntamento al numero 3397340061 o evvivanoe@evvivanoe.it

lunedì 15 dicembre 2014

ARTE (SUR)CIRCOLARE a PALAZZO LOMELLINI: Cinzia LI VOLSI


"È stato Albert Einstein a suggerire che, qualora le api si fossero estinte, l'uomo le avrebbe presto seguite. A questa sua affermazione si ispira l'opera Favo, un alveare le cui cellette, dalla forma geometricamente impeccabile, sono fatte di scintillanti carte di caramelle. Non è tutto oro quel che luccica: per quanto accattivante, una simile costruzione non potrà mai ospitare delle vere api. Un falso fatto ad arte non è in grado di sostituire l'originale."

Cinzia LI VOLSI 


























Cinzia Li Volsi è un'artista che utilizza materiali di ogni genere per la creazione delle sue opere. Sono proprio i materiali più umili, gli scarti a ispirarla. Secondo lei infatti sono proprio questi i materiali che contengono, più di altri, una grande potenzialità espressiva e di contenuto.
Grazie a un lavoro paziente e diligente unito a una capacità di veicolare una materia di messaggi di grande spessore, la Li Volsi riesce a creare opere che incantano lo spettatore.

Scintilli di filo d'oro, luccichii e colori colpiscono subito l'occhio di chi guarda, attraggono la contemplazione. E solo in un secondo momento sorprendono anche per la tecnica attenta e puntuale che compone ogni lavoro.


Energia della Creazione -  filo da pesca in nylon, “scoubidous” colorati in pcs, filo di acciaio, “shokkybandz” di silicone, filo di rame, filo di ferro, shopping bags di plastica


























"In un istante, dal nero del nulla si propaga come onda colorata l’energia della creazione: ed è la vita e il mondo come noi lo conosciamo." Cinzia Li VOLSI

Fili di nylon e di ferro, borse di plastica, carte di caramelle, feltro, lana e carta. Solo un assaggio dei tanti materiali di recupero che l'artista utilizza per le opere che nascono prima in primo luogo dall'urgenza di lanciare un monito e richiamare l'attenzione sulle tematiche ambientali.

A Palazzo Lomellini ha scelto di esporre opere molto toccanti: belle e attraenti, vivaci e luminose, quando ci si avvicina si comprende appieno ciò che la Li Volsi sostiene parlandoci di "Favo": Non è tutto oro quel che luccica.


Mondo modulare 2 - Fili di ortica e canapa, etichette di marche d'abbigliamento, filo di rame

Alcune opere di Cinzia Li Volsi a Palazzo Lomellini

venerdì 12 dicembre 2014

ARTE (SUR)CIRCOLARE a Palazzo Lomellini: Gianni DE PAOLI

Il mio scopo è quello di “nobilitare” lo scarto organico, ultimo anello della filiera alimentare. Nel ricordare la parte edibile che ci ha nutrito, grazie a movimenti poetici e sinuosi delle dita, trasformo questo “scarto” in opere altamente simboliche. Un intervento che serve a bloccare e conservare le fantastiche caratteristiche che la natura ci regala: le venature, le escrescenze, gli strappi, i tagli, i colori. Doni della natura che cerco di conservare, esaltare, cristallizzare. E anche l’inchiostro organico - opportunamente trattato - diventa l’attore protagonista di una fantastica esplosione di “nuova vita”.
Gianni DE PAOLI


TEUTHOIDEA - Tecnica mista su tela, pelle e inchiostro di cefalopode, metacrilato.


Gianni DE PAOLI è un artista molto particolare, dotato di una rara capacità: quello di far percepire a chi osserva le sue opere un messaggio importante, qualcosa di grande e di profondo e insieme stupore e meraviglia nella contemplazione.
Lo scintillio della materia organica che l'artista utilizza è pari a quello di un pietra preziosa. Inglobata e bloccata per sempre in quello che sembra "liquido amniotico" e in realtà è metacrilato questi scarti divengono eterni e incorruttibili. E quindi divengono arte, testimonianza per l'umanità che verrà.

Ecco come descrive "Teuthoidea":

"Teuthoidea, un’ulteriore sfida innovativa dove utilizzo pelli di celalopodi con interventi pittorici vergati con il loro inchiostro. Un lavoro che enfatizza la spettacolarità della natura, così perfetta nel creare tessuti tanto meravigliosi. Un progetto nel quale mi limito a creare forme astratte e fantastiche che quasi inconsciamente - utilizzando bisturi e attrezzi medici - prendono forma davanti a me. Naturalmente, una volta elaborato questo processo, si deve procedere alla conservazione. Un altro aspetto piuttosto complicato ma anch’esso affascinante."


ATLANTIC OCEAN Tecnica mista su acciaio, pelle e inchiostro di cefalopode, metacrilato


Questa straordinaria bellezza proviene dalla pelle del pesce. Ebbene va detto così, la nuda e cruda realtà è che non siamo più in grado di scorgere la complessa meraviglia di ogni singolo materiale e componente e abitante di Terra e di Mare.  L'animo dell'artista che la coglie e la mette in luce per noi, per risvegliarci da questa sorta di "sonno dei sensi" in cui siamo caduti. Se è vero che "il sonno della Ragione produce mostri", se non ci accorgiamo della bellezza del creato, dal micro al macrocosmo, allora, prima o poi lo distruggeremo.
Il ruolo dell'arte, ancora una volta. Salvatrice dell'umanità.
Sul catalogo della mostra qualche notizia in più sull'artista.

Installazione completa a Palazzo Lomellini (Carmagnola)















SKIN SAMPLES - Tecnica mista su tela, pelle di pesce e cefalopode, metacrilato






















martedì 9 dicembre 2014

ARTE (SUR)CIRCOLARE a Palazzo Lomellini: Annalaura CUSCITO

“L’interno di una cornice è lo spazio assegnato alle Pezze Pazze. Queste creature in denim, attraversate da cuciture colorate ed occhi fatti di bottoni, ravvivano lo spazio, ma fanno fatica a rispettare il limite della cornice e tendono ad uscirne.
Tentare di racchiudere l’energia del gioco entro confini prestabiliti è un vano tentativo di soffocare tutto ciò che rende bella la vita. Infatti la tendenza del mondo di oggi è quella di costringere gli individui entro schemi e limiti voluti da chi detiene il potere”.

Annalaura Cuscito

"Giocando" denim, bottoni, stoffe, filo colorato


























Annalaura è una giovane artista della stoffa. 
Morbide e soffici le sue opere trasmettono però messaggi forti, che vanno dritti al cuore. Il suo è un universo di pezze colorate, cucite con ricercata semplicità delle forme, utilizzando tutti i materiali che appartengono alla sartoria: bottoni, spille di sicurezza, fili da ricamo, denim e stoffe di lana...



"L'Italia a testa in giù", denim, stoffa, filo colorato, bottoni


Ma quello che comunicano è un appello disperato a noi adulti per scuoterci dall'indifferenza e spronarci a riflettere, a guardarci dentro. Attirano la nostra attenzione con la loro vivace allegria per richiamarci a sentimenti più profondi. 

Energia vitale e fanciullesca, la sua, che sarebbe bello portassimo in noi per tutta la vita.


"Poesia visiva" e "Anima mundi"




























Annalaura Cuscito, nata il 6 Gennaio 1988 ad Acquaviva delle Fonti (BA), diplomata presso l’I.P.S.I.A. di Santeramo in Colle come Tecnico dell’Abbigliamento e della Moda, ha conseguito la laurea specialistica nell’anno accademico 2013/2014, con indirizzo Decorazione, presso l’Accademia di Belle Arti di Bari; vive a Gioia del Colle (BA). 
Nei suoi lavori utilizza un linguaggio assolutamente contemporaneo, creando singolari opere d’arte con avanzi di jeans, bottoni e diversi ritagli di stoffa cuciti con paziente sapienza. 
Dà vita a teneri pupazzi con sembianze umane chiamati “PEZZE PAZZE”, portatori di messaggi su cui gli spettatori sono chiamati a riflettere. 
Annalaura segue la traccia di tutti gli artisti che sin dal secolo scorso avvicinano l’arte al gioco, forse per aiutarci a vedere come in uno specchio la nostra vita da PEZZE PAZZE. 
Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali.

mercoledì 3 dicembre 2014

ARTE (SUR) CIRCOLARE a Palazzo Lomellini: Marco CUCCI

"Mi ha sempre affascinato l'idea di modellare molteplici materiali per dargli una forma nuova e soprattutto un nuovo utilizzo. Il primo materiale della mia esperienza è stato il legno. Attraverso dei semplici disegni da ritagliare, stampati su di esso, ho imparato ad apprezzarne le meravigliose qualità. Con il tempo ho approfondito la mia conoscenza in questo campo lavorando in bottega."



"Chaplin"  rilievo su legno


























Marco CUCCI è un giovane artista pugliese, di Manfredonia.  sue opere mostrano prima di tutto un talento e una tecnica notevole nell'intaglio del legno: questo materiale, che l'artista ama e predilige rispetto ad altri, è protagonista assoluto e - nello stesso tempo -discreto.

Per ARTE (SUR) CIRCOLARE a Palazzo Lomellini, l'artista ha scelto di esporre pannelli di rilievo su legno molto affascinanti e poetici. Il gioco di luce e ombra che si crea tra i differenti piani degli strati lignei regala una profondità di campo sorprendente.



"Trasmettere storie su legno permette di imprimere un attimo di tempo su anni di storia."


"L'eco di un istante" rilievo su legno


























"Mi è sempre piaciuta l'dea di creare qualcosa di nuovo dal "vecchio", e attraverso l'illuminazione ogni oggetto abbandonato si illumina di nuova vita." 

Marco CUCCI crea oggetti che hanno un'anima, lampade dalle forme particolari e originali. L'opera d'arte si accresce grazie alla luce che irradia. La sua ricerca sui materiali è sempre accompagnata dall'attenzione per l'ambiente, dal rispetto per la natura.
Legno, vetro, plastica, ferro, carta e argilla: ogni oggetto, ogni materiale, è potenzialmente trasformabile in bellezza, anche se alcuni si prestano meglio di altri alla loro trasformazione.



"Trabucco"  rilievo si legno


"I legni, che sono il materiale maggiormente utilizzato nelle mie produzioni, provengono spesso da lavorazioni precedenti di altri manufatti, e vengono recuperati dalle falegnamerie del posto. Ancora una volta, do loro una nuova vita e una nuova storia. Per le produzioni in vetro, la raccolta dei materiali avviene grazie al contributo di numerosi bar e pub". 

Infatti molte delle lampade create da Cucci sono costruite assemblando bottiglie, legni e oggetti di vario tipo per creare oggetti che sembrano parlarci.


Una parte dell'allestimento  a Palazzo Lomellini



lunedì 1 dicembre 2014

ARTE (SUR) CIRCOLARE a Palazzo Lomellini: Alberto BRUSA


Città fantastica, “a misura” dei suoi abitanti... È bello pensare che sia abitata da persone “misurate” e gentili nei toni e nei modi, che sappiano prendere le giuste distanze ed abbiano un adeguato “metro di giudizio” nei confronti degli altri. Vivere dando le corrette dimensioni ad ogni aspetto dell'esistenza: forse oggi questo senso della misura si è perso un po'…

Alberto Brusa


"Metropoli" legno, metro per sarti


I principi ispiratori dell’arte di Alberto BRUSA si rifanno a fusioni fra testo ed immagini, passione per i doppi sensi, i luoghi comuni ed i modi di dire, resi materici con tecniche diverse.
Sillabart Series è il nome che ha pensato per rappresentare il processo creativo attraverso cui prendono vita i suoi lavori.




"Filobus", legno e filo di lana


Giocare con le parole, provando ad inventarle, comporle e scomporle sillabicamente; ridisegnare nuovi significati tra immagini e realtà, per poi ricostruire tutto lasciando strada all’ invenzione.

Questo è  l'universo in cui abitano le opere di questo artista e creativo che ha capacità di vedere la realtà da un punto di vista inusuale, a volte capovolto, ironico e stupefacente.




"Vuoto espressivo - Cochise" plastica e legno riciclati, smalt


"Vuoto espressivo - Erik"  plastica e legno ricilati, smalti



È confortante il pensiero di Magritte quando, spiegando le basi concettuali della sua pittura, sosteneva che un oggetto non è poi così legato alla sua definizione linguistica o alla sua forma originaria tanto da non poterne trovare una che gli convenga di più.


"Conifere" pigne, cialde per coni, legno, smalti


Alberto Brusa lavora con legno e collageplastica e cementogomma e metallostoffa vetro, ma si esprime anche attraverso elaborazioni digitali.

Ogni materiale è valido e nobile: l’idea stessa che genera l’opera su cui lavora gli suggerisce, di volta in volta, quello più idoneo.
I suoi lavori incoraggiano la riflessione sul significato del reale e sulla contraddizione, forse solo apparente, tra logica ed assurdo che non esclude il piacere di coltivare la “leggerezza” delle idee, alimentando il lato solare, scherzoso e anche curioso di chi li guarda.

Se volete saperne di più su andare a vedere il catalogo, ma se riuscite andate direttamente a vedere la mostra a Palazzo Lomellini, fino al 21 dicembre :)

giovedì 27 novembre 2014

ARTE (SUR)CIRCOLARE, Palazzo Lomellini: Roberta BARBIERI


Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irrisolvibile, vitale,spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici ‘perché’ del mio respiro. 

Alda Merini 







Non so da cosa nasce tutto questo bisogno di avere a che fare con la materia, i colori e “il fare a mano, forse è nato con me. Me lo ricordo ancora quel fascinoso gorgo di colore, una spirale, che l’imbianchino di casa fece nascere come una magia unendo la tempera bianca e i pigmenti colorati in un secchio. Avevo cinque anni.”

Sono parole dell'artista Roberta Barbieri, la prima tra gli artisti della mostra ARTE (SUR)CIRCOLARE in corso a Palazzo Lomellini di Carmagnola (TO) che Evvivanoè vi presenta qui sul blog.

Roberta ha esposto, insieme alle sue opere delicate e toccanti, anche alcuni testi del poeta Alessandro Assiri. Un lavoro artistico a quattro mani che mette in luce diversi linguaggi e come essi si intersechino tra loro fino a fondersi.

Così come il segno della Barbieri, quei corpi appena accennati, quasi evanescenti, si fonde con il supporto e dialoga profondamente con esso.
I nodi e le venature del legno eroso dal tempo, carico di vita e di storia, si vedono bene. Sono parte dell'opera. Il materiale, già prezioso e ricco di vita in questo caso, viene innalzato ancor di più e dotato di anima, di sentimento. 







Una delle poesie che accompagna l'opera "Alito di vento":

"Mi piacciono le persone i cui difetti mi sono indispensabili 
Le parole che non sanno più dire quel che si subisce 
Le mani che non scelgono le carezze successive 
La lingua che non ti segna il territorio"

Alessandro Assiri











Roberta Barbieri, tecnica mista; acrilici, terre, lacche, su legno di recupero.

Ricordo che il catalogo delle opere esposte a Palazzo Lomellini è disponibile e scaricabile.


lunedì 24 novembre 2014

ARTE (SUR) CIRCOLARE: 11 ARTISTI A PALAZZO LOMELLINI





Sono stata un po' latitante i questo periodo, ma era per un ottimo motivo!
Stavo allestendo con tanta gioia e un pochino di fatica (quella buona però) la mostra "ARTE (SUR) CIRCOLARE" a Palazzo Lomellini, il meraviglioso museo d'arte contemporanea di Carmagnola (TO).
Da qui vorrei fare i doverosi ringraziamenti. Prima di tutto al Comune di Carmagnola e all'associazione "Peppino Impastato". Al primo perché ci ha ospitati in questa struttura candida e accogliente, che si affaccia con quel suo bel viso quattrocentesco su una delle piazze più belle della città. La seconda perché abbiamo lavorato insieme ed è venuto fuori qualcosa di cui andare fieri.






Ma ringrazio davvero di cuore gli undici artisti che hanno partecipato con entusiasmo alla mostra.
Roberta BARBIERI, Alberto BRUSA, Marco CUCCI, Annalaura CUSCITO, Gianni DEPAOLI, Daniela EVANGELISTI, Cinzia LI VOLSI, Elena MIRANDOLA, Massimo SIRELLI, Alessadra SPAGNOLO, Sabrina ROMANO'.
E poi un grazie naturalmente a tutti coloro che hanno partecipato ai preparativi, a chi ha curato la grafica e l'immagine coordinata, il sito del Museo, i volontari del museo...Insomma, grazie a tutti.





Questa foto è dell'artista Daniela Evangelisti. Mi piace perché è riuscita a catturare gli attimi precedenti alla presentazione di Arte (sur) Circolare, quei momenti decisivi che ci terrei a ricordare e portare con me.

Ora però la mostra è aperta e potete visitarla fino al 21 novembre. Potete scaricare il catalogo e nel corso di questi giorni vi presenterò gli artisti, uno a uno, con molto piacere.

Durante il mese di mostra ci saranno alcuni appuntamenti da vivere nel museo. Non mancherò di aggiornarvi a riguardo!
L'ultimo giorno di mostra, il 21 dicembre, in collaborazione con "Il Colazionista" organizzeremo una COLAZIONE SOSTENIBILE con un fantastico "Swap party delle tazze" e altre sorprese.

E ora qualche immagine del giorno di apertura della mostra. Qualche istante prima che le porte di Palazzo Lomellini aprissero al pubblico e poi i primi visitatori!