mercoledì 23 settembre 2009

WINE PAINTINGS OF CELLARS AND VINEYARDS




Leslie Alexander vive in Italia, più precisamente a Treiso, da circa due anni. Ha scelto di vivere tra le colline, nella zona del Barbaresco e ha lasciato gli Stati Uniti definitivamente dopo tanti viaggi in Italia.
La prima volta è stata qui 10 anni fa con suo marito e si è innamorata delle Langhe, delle vigne, dei ciabot, e di quella magia che accade ogni anno:la vendemmia.
Lei, Leslie, dice che è stato tutto questo a colpirla la prima volta: l'amore per il vino italiano, la bellezza dei luoghi...Ma che alla fine è stata la gente, insieme a tutto il resto, a trattenerla in Piemonte.
Questa particolarissima artista, ama dipingere filari e vigne, botti e fiaschi di vino, tralci e acini d'uva. Ma soprattutto cantine. E lo fa con uno stile tutto suo, con un tratto piuttosto espressionista, ma carico di gioia. La sua pittura non contiene alcun tipo di turbamento: esprime invece una passione forte che si percepisce al primo sguardo. Le sue opere infatti "traboccano" letteralmente di figure e di immagini, e sembrano contenere a stento i sentimenti che animano veramente ogni oggetto.
Dunque, sebbene le tele non siano popolate da essere vivente alcuno, il tutto è pervaso da una vitalità che definirei contagiosa.

venerdì 18 settembre 2009

"UNA STORIA DELLE COLLINE"di Alessandro Avataneo



Nel 1985 Matteo eredita l'azienda agricola del papà, nel Roero. Doveva essere un sognatore, uno che aveva in testa mille progetti e voleva realizzarli, vederli prendere vita e forma. Uno di questi è fare il vino, ma non un vino qualsiasi; un vino di qualità, buono e prezioso. E vuole farlo nel Roero, una zona all'epoca, assolutamente sottovalutata e considerata buona solo per coltivare ortaggi e frutta. E allora lavora, lavora tanto, si perfeziona, impara, cresce. Intanto molti lo considerano presuntuoso, poco realista, un sognatore...Altri lo credono un po' incosciente, qualcuno pensa che se lì non c'è il vino, se lì non si coltiva la vite, un motivo c'è. Ma lui continua per la sua strada, anzi ne apre una tutta nuova che molti altri seguiranno, sulla scia del suo incredibile successo.
Quest'uomo straordinario che non ho mai conosciuto, ma che mi ha dato ancora una volta motivo di credere che i sogni si realizzano, se n'è andato, purtroppo, da qualche anno. Ma ciò che ha creato con le sue mani è qui, ed è tanto. Questo libro è un omaggio alla sua figura di viticoltore, di sognatore, ma soprattutto alla sua persona.

mercoledì 16 settembre 2009

TRA FILARI E VIGNE...









Rientriamo finalmente in galleria dopo tanto girovagare per le viuzze di Cherasco.
Sì perché questo allestimento piace e ne sono contenta. L'ho potuto constatare domenica dagli sguardi dei visitatori e dai commenti che ho sentito qua e là.

Sabato sera ci sarà l'evento che questa volta accompagna la mostra. Presenteremo infatti il libro di Alessandro Avataneo "Una storia delle colline" verso le 21, degusteremo del buon vino insieme a qualcosina che spero di riuscire a preparare per l'occasione. In più arricchiremo ulteriormente l'allestimento con le foto di Carlo Avataneo, papà dello scrittore nonché bravissimo fotografo carmagnolese.
Vorrei che fosse una serata carina e informale (come del resto tutto qui da noi...)perché trovo che quando si respira un certo clima, rilassato, amichevole, le parole vengono da sé e tutto è più facile. Ci si scambia impressioni, punti di vista, e spesso ci si ritrova a chiacchierare amabilmente con qualcuno conosciuto appena un attimo prima con una disinvoltura che mai avresti immaginato....
Sul libro potete trovare qualche notizia a fianco della pagina, ma sicuramente sarà interessante parlarne con l'autore, no???
Ora vi lascio qualche scatto fatto all'allestimento. E arrivederci a sabato.

lunedì 14 settembre 2009

PARLINO LE IMMAGINI...

Permettetemi questa piccola divagazione...Poi torniamo a parlare della mostra in corso e degli artisti che fanno parte della collettiva sulle colline. Ma volevo regalare e regalarmi - riguardando queste foto - ancora qualche emozione vissuta ieri, nei pochi momenti in cui ho fatto un giro tra i banchi del mercatino...








venerdì 11 settembre 2009

NON E' VERAMENTE SETTEMBRE SENZA IL MERCATINO


Proprio così, da quando vivo qui a Cherasco il Grande Mercato dell'Antiquariato (che io chiamo affettuoamente "mercatino" ma che mi -rendo conto- è un poco riduttivo)scandisce i periodi dell'anno, le stagioni, eccetera. Quando arriva settembre c'è quello grande grande, con 600 banchi, così come a dicembre e a marzo. Quindi autunno, inverno e primavera. Devo ammettere che questo qui del 13 settembre è il mio preferito. Ho già parlato ampiamente della mia smodata passione per la mezza stagione che sta per cominciare. E poi...IO ADORO I MERCATI. Tutti i mercati, anche quelli settimanali dei paesi (non per niente conosco il giorno di mercato di tutto il circondario: Bra-venerdì, Dogliani-martedì, Monforte lunedì, ecc...).
Figuriamoci poi quelli dell'antiquariato. O quelli delle "robe vecchie"!!!(in Francia hanno un nome delizioso, "brocantes"...giusto un pochino più elegante...)
Succede che a volte me ne sto in sincera e devota ammirazione per interi minuti di fronte a quelle vecchie formine da budino, quelle di latta tutte ammaccate, e più sono provate dal tempo, più mi fanno sospirare. E' così.
E poi passeggiare la mattina presto tra poltroncine in velluto, armadi, specchi dalle cornici barocche appoggiati per terra e abat-jour dal passato misterioso è qualcosa che mi fa sentire leggera e che mi riempie davvero gli occhi e il cuore.
Questa volta spero di trovare piatti decorati, uno diverso dall'altro, e teli di lino ricamati.
Poi, verso le nove e mezzo, apro la galleria e mi godo lo spettacolo, anche solo ascoltando il vociare e i "rumori del mercatino" seduta nel retro.

mercoledì 9 settembre 2009

STORIA DELLE COLLINE





Settembre è un mese speciale. Per chi vive da queste parti lo è ancora di più. Non è semplice descrivere, in particolar modo, scrivere, di ciò che capita qui a settembre.
Innanzitutto, improvvisamente, da un giorno all'altro, il sole decide di cambiare colore. Può sembrare difficile da credere, ma è vero. Al mattino la casa si inonda di arancione, non più di giallo. Apro le persiane ed ecco là una palla arancio intenso che emerge dalle colline di La Morra. Il tocco dei raggi è dolce, non brucia più la pelle, la accarezza e la riscalda amorevolmente. L'aria è tersa, il cielo più intenso e io ho già voglia di tirare fuori i golfoni di lana...
Poi, quando vai gironzolando per le colline una sera qualsiasi, ti accorgi che così, per magia, durante la tua breve assenza, quei grappoli sono diventati di un bel viola scuro e fanno capolino tra le foglie. "Evviva Noè!Evviva la vendemmia che sta per arrivare!".
Intanto io mi circondo di filari, di viti e di uve, di vigneti e di vino anche in galleria.
Leslie Alexander, Carlo Avataneo, Coco Cano, Mauro Fissore, Joy Moore, Piero Rasero. 6 artisti ci mostrano le Langhe e il Roero con i loro occhi, attraverso la pittura, la fotografia, la grafica.
Il 12 settembre nel pomeriggio comincia questa bella festa. Un omaggio alle tanto amate colline.

lunedì 7 settembre 2009


Spesso si dice che le idee migliori nascano a cena, magari davanti a un buon bicchiere di vino, gustando del buon cibo, tra amici...Quelle sere in cui sembra che tutto sia possibile, quei momenti fantastici in cui ci si sente in piena sintonia con chi ci sta di fronte e si fanno milioni di progetti...Insomma, penso capiate cosa intendo!
Devo dire che ultimamente mi è successo spesso: merito degli amici, dell'armonia che si crea in certe situazioni, dell'energia che ne scaturisce. Mi sento fortunata comunque. E, anche se magari non proprio tutto si potrà realizzare (sì, sono ottimista, lo so), da qualcosa bisogna pur partire, no?
Una di queste sere, appunto, ci troviamo seduti a uno dei tavolini de "La Buca dei Rotondi"(neo-locale cheraschese che consiglio a tutti di provare)davanti a un ottimo risotto al Raschera; si parla della mostra di settembre, dell'omaggio alle vigne, alla vite, alla vendemmia che intendiamo fare proponendo una collettiva sul tema delle colline. E Alessandro Avataneo, amico di sempre, ci racconta del suo libro su Matteo Correggia. Troviamo la storia così interessante e così bella che gli proponiamo subito di presentarlo in galleria in occasione della mostra. Detto, fatto.
"Una Storia delle Colline" diventa così titolo della collettiva che presentiamo a partire da sabato 12 settembre e che vedrà la presentazione ufficiale del volume sabato 19 settembre, alle 21, in galleria. Presente l'autore, Alessandro Avataneo.
Sulle pareti di Evvivanoè le opere di Joy Moore, Carlo Avataneo, Coco Cano, Mauro Fissore, Leslie Alexander, Piero Rasero.
Vi aspettiamo e magari vi offriamo anche un bicchiere di buon vino.

venerdì 4 settembre 2009

QUEL LUNGO FIUME DI ZURIGO


Zurigo l'ho scoperta in una giornata. Certo non ho approfondito la conoscenza per mancanza di tempo, ma l'ho girata come piace a a me, seguendo un fiuto dal quale mi piace farmi trasportare. Subito noti il fiume, o meglio, questo grosso "torrentone" quasi di montagna, dalle acque limpide, terse e trasparenti, che virano dal blu profondo al verde cristallino. Ma che acqua è? Fantastico! Vedere i bagnanti in pieno centro di città, con tanto di costume e asciugamano, tuffarsi e nuotare, prendere il sole sui gradoni di pietra o sui piccoli pontili in legno delle barche...Che stranezza, non l'avrei mai immaginato! E poi lungo il fiume ci sono tanti posticini carini, interessanti. Come un portico stretto stretto che da un lato se ti sporgi un poco, vedi l'acqua turchese e dall'altro ci sono le vetrine di botteghe e piccoli spazi d'arte.
Proprio lì ho visto questo piccolo, bellissimo locale tutto bianco con un arredamento brocanteur, sedie di ferro battuto, un tavolo in legno ridipinto e due incantevoli poltroncine. E', da quello che ho capito, lo studio di una certa Susan Ruttiman, creatrice di tante sculturine che se stavano "sedute" ovunque. Mi sono piaciute davvero tanto, spero di riuscire a saperne di più cercando sul web. Il locale purtroppo era chiuso, e l'unica cosa che so è il suo nome, dato che era scritto sulla vetrina.
Non mi resta che lanciare un appello..."Susan, ti troverò!"