Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irrisolvibile, vitale,spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici ‘perché’ del mio respiro.
Alda Merini
“Non so da cosa nasce tutto questo bisogno di avere a che fare con la materia, i colori e “il fare a mano, forse è nato con me. Me lo ricordo ancora quel fascinoso gorgo di colore, una spirale, che l’imbianchino di casa fece nascere come una magia unendo la tempera bianca e i pigmenti colorati in un secchio. Avevo cinque anni.” Sono parole dell'artista Roberta Barbieri, la prima tra gli artisti della mostra ARTE (SUR)CIRCOLARE in corso a Palazzo Lomellini di Carmagnola (TO) che Evvivanoè vi presenta qui sul blog. Roberta ha esposto, insieme alle sue opere delicate e toccanti, anche alcuni testi del poeta Alessandro Assiri. Un lavoro artistico a quattro mani che mette in luce diversi linguaggi e come essi si intersechino tra loro fino a fondersi. Così come il segno della Barbieri, quei corpi appena accennati, quasi evanescenti, si fonde con il supporto e dialoga profondamente con esso. I nodi e le venature del legno eroso dal tempo, carico di vita e di storia, si vedono bene. Sono parte dell'opera. Il materiale, già prezioso e ricco di vita in questo caso, viene innalzato ancor di più e dotato di anima, di sentimento. |
Una delle poesie che accompagna l'opera "Alito di vento":
"Mi piacciono le persone i cui difetti mi sono indispensabili
Le parole che non sanno più dire quel che si subisce
Le mani che non scelgono le carezze successive
La lingua che non ti segna il territorio"
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