Città fantastica, “a misura” dei suoi abitanti... È bello pensare che sia abitata da persone “misurate” e gentili nei toni e nei modi, che sappiano prendere le giuste distanze ed abbiano un adeguato “metro di giudizio” nei confronti degli altri. Vivere dando le corrette dimensioni ad ogni aspetto dell'esistenza: forse oggi questo senso della misura si è perso un po'…
Alberto Brusa
"Metropoli" legno, metro per sarti |
I principi ispiratori dell’arte di Alberto BRUSA si rifanno a fusioni fra testo ed immagini, passione per i doppi sensi, i luoghi comuni ed i modi di dire, resi materici con tecniche diverse.
Sillabart Series è il nome che ha pensato per rappresentare il processo creativo attraverso cui prendono vita i suoi lavori.
"Filobus", legno e filo di lana |
Giocare con le parole, provando ad inventarle, comporle e scomporle sillabicamente; ridisegnare nuovi significati tra immagini e realtà, per poi ricostruire tutto lasciando strada all’ invenzione.
Questo è l'universo in cui abitano le opere di questo artista e creativo che ha capacità di vedere la realtà da un punto di vista inusuale, a volte capovolto, ironico e stupefacente.
"Vuoto espressivo - Cochise" plastica e legno riciclati, smalt |
"Vuoto espressivo - Erik" plastica e legno ricilati, smalti |
È confortante il pensiero di Magritte quando, spiegando le basi concettuali della sua pittura, sosteneva che un oggetto non è poi così legato alla sua definizione linguistica o alla sua forma originaria tanto da non poterne trovare una che gli convenga di più.
"Conifere" pigne, cialde per coni, legno, smalti |
Alberto Brusa lavora con legno e collage, plastica e cemento, gomma e metallo, stoffa e vetro, ma si esprime anche attraverso elaborazioni digitali.
Ogni materiale è valido e nobile: l’idea stessa che genera l’opera su cui lavora gli suggerisce, di volta in volta, quello più idoneo.
I suoi lavori incoraggiano la riflessione sul significato del reale e sulla contraddizione, forse solo apparente, tra logica ed assurdo che non esclude il piacere di coltivare la “leggerezza” delle idee, alimentando il lato solare, scherzoso e anche curioso di chi li guarda.
Se volete saperne di più su andare a vedere il catalogo, ma se riuscite andate direttamente a vedere la mostra a Palazzo Lomellini, fino al 21 dicembre :)
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