Pennellate sfuggenti, luce e ombra, profondità e vibrazione. Eppure, nonostante il movimento di ogni singolo tratto tracciato sulla tela, la fissità dell'insieme, l'immobilità.
E' quella sensazione che ti porta a pronunciare le parole "non ti muovere, resta così, fermati" quando vuoi bloccare l'attimo di una situazione "perfetta", di un istante prezioso, di uno sguardo.
Un'espressione che ti buca l'anima, che ti toglie il fiato e che vorresti fermare proprio perché il soffio di un secondo può mutarla totalmente; e non ti resterà che il ricordo, che poi, flebile, lascerà il posto all'oblio.
Quegli istanti stanno lì, nelle tele di Fausone. Gli occhi profondi e malinconici, un gesto casuale eppur meraviglioso, il caos cittadino di una sera di traffico in un posto qualsiasi, nel mondo.
L'artista da eternità a qualcosa che nella realtà scorre via inesorabilmente. E ogni volta che si alzano gli occhi e si guarda quella tela, si rivive quel sottile timore che veramente, anche lì, quell'attimo possa sfuggirci e andare avanti, lasciandoci l'amara, struggente mancanza.
Franco Fausone è in mostra da Evvivanoè con la personale "NON TI MUOVERE" dal 6 giugno al 1° luglio
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