Spesso, anzi, molto spesso, mi ispiro alle canzoni per i titoli di questo blog. E' più forte di me, quando penso a qualcosa da dire o da scrivere, a una frase ad effetto, io ragiono per musica.
Ovvero, la musica mi resta dentro per sempre, è immortale nella mia testa, dal primo momento in cui conosco e ascolto una melodia, non la scordo più. E la musica è il primo "cassettino" che apro quando provo emozioni o quando vado a cercare del buono dentro di me.
Ogni momento della mia esistenza è strettamente legato alla musica. Anche quando non esistono altri ricordi o parole, se mi concentro sugli anni passati e vado sempre più indietro, incontro lei, la musica.
Durante l'adolescenza ho sentito il bisogno di accostare le parole alla melodia, e poi passavo ore a pensare ai testi, a quelle frasi a volte misteriose, ermetiche, incomprensibili. Ma io, come tutti gli adolescenti, volevo sempre capire tutto, dare una spiegazione e una concretezza a ogni concetto.
E fu proprio allora che conobbi "Impressioni di settembre". Fu una svolta per me, perché in questa canzone oltre alla bellissima musica, furono le parole a catturarmi. Tutto era semplice, mi sembrava di vivere e di respirare l'aria di quel mattino nebbioso e incerto, quando tutto deve ancora cominciare e di sentire l'odore della fine dell'estate. Proprio come oggi.
Io adoro il mese di settembre e amo gli inizi. Quest'anno, non so perché, ma per me è un "nuovo" inizio, ancora più denso, incerto, magico, emozionante.
Le mie impressioni di settembre sono una galleria splendente, tornata candida come la neve. I colori di Coco Cano che la animano e che aprono la stagione espositiva di questo 7° anno di Evvivanoé.
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