domenica 6 ottobre 2013

PERCHE' ACQUISTARE UN'OPERA D'ARTE OGGI?


Cork Art Fair, Cork  (Ireland, 2007)


Ogni tanto (ultimamente in verità capita spesso), parlando del mio lavoro, c'è chi mi chiede perché dovrebbe spendere del denaro per un artista. Per un artista sconosciuto, semi-sconosciuto, emergente, giovane o non più giovane, informale o figurativo....
La mia risposta istintiva è sempre la stessa di 7 anni fa, quando cominciai questo lavoro: "Perché ti sei innamorato di quest'opera, perché desideri che entri nella tua vita, diventi uno degli oggetti che porterai con te per il resto dei tuoi giorni e che custodirai come un prezioso tesoro; che ti ricorda chi sei o chi eri, che contiene un frammento di te, che rispecchia una parte di te". Risposta lunga? Complessa...Oppure banale?

In realtà questa è la verità: il primo motivo che ci spinge a "fare nostro" un oggetto è l'attrazione per quella cosa, il desiderio di averla con noi, di possederla. 
Ma diciamo che non tutti sono spinti dallo stesso "trasporto" o meglio, non tutti ne sono perfettamente consapevoli. Quindi, ecco qui qualche appunto e qualche risposta alla domanda "perché acquistare arte contemporanea oggi?"


AAF Milano, 2011


1 Comprare un'opera d'arte da un artista vivente vi permette di fare la sua conoscenza diretta, di avere un vero e proprio incontro con chi ha realizzato l'opera che desiderate. Potrete ascoltare dalla sua voce alcune cose molto interessanti: qual è la sua concezione artistica, perché ha scelto quella tecnica, cosa voleva comunicare con quell'opera. In ogni caso sarete certi di non avere acquistato un falso: l'autenticità dell'opera è attestata dall'artista stesso o dal gallerista che lo cura.

2 Una volta stabilito il vostro budget potrete seguire l'evoluzione creativa dell'artista che avere scelto. Potrete partecipare come spettatori privilegiati a quel meraviglioso processo di crescita e di cambiamento che avviene con il passare del tempo in uno spirito creativo. E decidere per esempio di acquistare un'opera all'anno. Oppure un'opera per ogni mostra ed esposizione.

3 Se siete interessati all'investimento, calcolate che esso può dare qualche soddisfazione nell'arco di 5 - 7 anni. Molti artisti hanno tempi anche più brevi di "crescita" delle loro quotazioni, dipende molto dalla personale carriera artistica di ciascuno, dalle esposizioni fatte, dalle gallerie che credono in loro. Anche qui, sappiate che con la vostra scelta avete contribuito sicuramente al valore di mercato dell'opera stessa: avete creduto in quell'artista. Quindi siete partecipi anche voi, questa volta "attivamente".

4 Cercate di seguire il vostro istinto e il vostro gusto personale. E' sempre e comunque un qualcosa che entrerà a far parte del vostro quotidiano. L'empatia con l'opera è fondamentale per ogni collezionista. 
Fatevi guidare quindi nella scelta, ma non mettetevi completamente nelle mani di qualcun'altro. Un buon collezionista ama ogni pezzo della collezione.

5 Chiedete sempre informazioni sul curriculum dell'artista. Quante esposizioni ha fatto, dove e in che modalità. Ha partecipato a esposizioni internazionali? Si è spostato dalla propria sede, dalla propria città, dalla propria regione? Ha fatto qualche mostra personale o soltanto delle collettive?
Non necessariamente l'artista deve essere stato in tutto il mondo con le sue opere, certo. Ma se per esempio partecipa regolarmente a qualche appuntamento, manifestazione artistica o fiera d'arte contemporanea, vuol dire che ha un buon mercato e di conseguenza le sue opere potrebbero salire di quotazione. 
Se è presente in più di una galleria, o se una galleria organizza una sua mostra ogni anno è un segnale positivo. Significa anche qui che la mostra ha un discreto successo e viene quindi replicata.

6 Non puntate solo e sempre alle grandi gallerie e ai grandi nomi. Non seguite le "mode". Per favore, almeno qui, lasciate che la vostra personalità prenda il sopravvento sulle leggi del "cosa si usa adesso".
Non lo nascondo, certo: mi sento chiamata in causa in prima persona, perché il mio è un piccolo spazio espositivo, alle periferie dell'impero delle gallerie-colosso. 
Ma spesso i tesori più preziosi bisogna andarli a scovare in posti lontani, imprevedibili, difficili da raggiungere, no? :) In realtà il vantaggio delle gallerie un po' "ai margini" è che sono più libere. Possono fare scelte senza essere legate ai meccanismi del mercato. Libere, senza vincoli e appassionate. E questa è una caratteristica da non sottovalutare.

Quello che ancora mi sento di aggiungere e di sottolineare è la la preziosità della scelta "istintiva". Il trasporto che provate verso un artista è ciò che fa la differenza. E difficilmente vi pentirete di aver assecondato quel colpo di fulmine. 
Nel nostro Paese l'arte, si sa, non sembra essere indispensabile per la maggioranza delle persone. Ma, come leggevo qualche tempo fa su uno dei tanti magazine dedicato a questo argomento, laddove non c'è una vera e propria educazione a partire dall'infanzia a capire l'arte e a sentirla vicina, parte del proprio bagaglio e della propria esistenza...Difficilmente avremo adulti bisognosi di arte nelle loro vite!
Ma la rete, il web, i social network hanno un ruolo sempre più importante anche in questo settore ormai. E questo è senz'altro un bene.


Cork Art Fair (Ireland, 2007)




AAF Milano, 2011


Tutto questo si riferisce ovviamente a chi esprime l'intenzione o nutre il desiderio di cominciare un proprio percorso nel collezionismo, privatamente.
Un discorso a parte invece andrebbe fatto per le aziende: in Italia abbiamo ancora molto da imparare e da scoprire su questo punto, ispirandoci liberamente per esempio agli Stati Uniti o alla Gran Bretagna...Ma questo è un discorso a parte di cui vi parlerò prossimamente su questo blog.